Afghanistan: Comellini (PDM): ammessi come parte civile nel processo per la morte del Caporal maggiore Francesco Saverio Positano daremo il nostro contributo per l’accertamento della verità.

Oggi, 13 ottobre 2021, si è svolta la prima udienza dibattimentale del processo che vede imputati otto militari dell’Esercito per rispondere, a vario titolo, dei reati di omicidio colposo in concorso e false dichiarazioni all’autorità giudiziaria in relazione alla morte del Caporal Maggiore Francesco Saverio Positano avvenuta in Afghanistan il 23 giugno 2010.

Il Giudice dott.ssa Carmela Foresta nell’accogliere la nostra domanda di costituzione di parte civile ha precisato che gli scopi perseguiti e la copiosa attività svolta dal PDM confortata dai numerosi riconoscimenti giurisprudenziali intervenuti negli anni confermano la piena legittimazione dell’associazione alla partecipazione al processo come parte danneggiata dal reato.

Siamo parte nel processo e quindi daremo il nostro pieno contributo affinché si giunga presto e bene all’accertamento della verità sulle cause e sulle responsabilità per la morte del militare avvenuta oltre 10 anni fa in Afghanistan -ha dichiarato l’avvocato Massimiliano Strampelli, difensore del PDM a conclusione dell’udienza.

Oggi il Ministero della difesa non si è costituito parte civile ne si è presentato in aula nonostante fosse già stato citato come responsabile civile. Questa assenza, a mio avviso, non può avere altro significato che il completo disinteresse del Ministro per chi ha sacrificato la propria vita per servire il Paese – ha dichiarato Comellini presente in aula.