Guerra Ucraina, Esercito comune europeo, Comellini e Turco (PDM): 10 anni fa il Parlamento fu miope oggi è pericolosamente avventato

Dichiarazione del Segretario politico e del cofondatore del Partito per la tutela dei diritti dei militari, Luca Marco Comellini e Maurizio Turco.

“Da giorni non facciamo altro che leggere dichiarazioni di sedicenti esperti e politici di ogni colore sull’urgente necessità di avere un esercito comune europeo.

Vogliamo ricordare all’opinione pubblica che riguardo a questo tema il deputato radicale Maurizio Turco, cofondatore del PDM, già l’11 dicembre 2012, in occasione della discussione del disegno di legge recante «Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia», sottopose inutilmente al voto dell’Aula della Camera un ordine del giorno per impegnare il Governo “alla promozione in sede europea di una iniziativa per la creazione di un esercito comune europeo con funzioni e organizzazione subordinate ai principi dell’Unione, secondo una logica di maggiore razionalizzazione delle risorse singole e collettive”.

La miopia dell’attuale classe politica che alla Camera dei deputati, nell’ambito della discussione sul decreto legge varato dal governo per fare fronte all’emergenza determinata dalla guerra in Ucraina, ha approvato un ordine del giorno per l’incremento delle spese militari, è la stessa di quella che quasi 10 anni fa, respingendo la proposta radicale, affossò la nascita di un vero esercito comune europeo e le conseguenze oggi sono sotto gli occhi di tutti.”.

 

 

(Atto Camera – Ordine del Giorno 9/05569/009 presentato da TURCO Maurizio

testo di Martedì 11 dicembre 2012, seduta n. 732

La Camera, premesso che: con il disegno di legge recante «Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia» il Governo ha reso evidente la volontà di assicurare la piena integrabilità dello strumento militare nazionale nella prospettiva di una politica di difesa comune europea che sia capace di superare diversità e ridondanze che impediscono una attenta razionalizzazione delle risorse economiche e umane, per la costituzione di un esercito comune europeo, impegna il Governo alla promozione in sede europea di una iniziativa per la creazione di un esercito comune europeo con funzioni e organizzazione subordinate ai principi dell’Unione, secondo una logica di maggiore razionalizzazione delle risorse singole e collettive. 9/5569/9.)