DIFESA, CORRUZIONE, APPALTI AERONAUTICA, COMELLINI (PDM): PIU’ CONTROLLI E PENE SEVERE, GOVERNO RIVEDA RIFORMA CODICE APPALTI

Roma 18 aprile – “I molteplici fatti di corruzione che da anni fanno meritare alle forze armate la ribalta mediatica stanno dimostrando inequivocabilmente la necessità di una riforma che imponga maggiori e più stringenti controlli sulle procedure di gara e di affidamento degli appalti, altroché semplificazione, sburocratizzazione delle procedure e liberalizzazione come verrebbe fare il governo guidato da Giorgia Meloni.
La recentissima riforma del Codice degli appalti varata dal governo è un invito alla criminalità spicciola e organizzata perché, ad esempio, con la liberalizzazione degli appalti sottosoglia e cioè fino a 5,3 milioni di euro le stazioni appaltanti potranno decidere di attivare procedure negoziate o affidamenti diretti.
Una riforma che rischia di tramutarsi in un chiarissimo invito alle consorterie criminali che spesso già agiscono all’interno delle istituzioni ad ogni livello, come hanno dimostrato i numerosi processi e indagini per atti di corruzione che negli ultimi anni hanno visto coinvolti militari di ogni ordine e grado.
Anche oggi è sufficiente aprire un qualsiasi quotidiano per apprendere come ancora una volta siano gli atti di corruzione che vedono coinvolti dei militari a finire sotto la lente degli investigatori e proprio in merito a questi recenti fatti, oggetto delle indagini della Procura di Velletri, ho deciso di dare ampio mandato ai miei legali per acquisire ogni utile informazione al fine di valutare la costituzione di parte civile, come già avvenuto per il processo attualmente in corso presso il Tribunale di Roma nel quale il PDM, rappresentato e difeso dall’avvocato Massimiliano Strampelli, è costituito parte civile nei confronti di alti ufficiali dell’Aeronautica militare accusati a vario titolo di atti di corruzione nell’ambito della gestione di appalti per forniture di beni e servizi destinati alla forza armata.
Alla luce dell’ennesima inchiesta che vede coinvolti dei militari dell’Arma azzurra, sono fermamente convinto che occorra aumentare i controlli e inasprire le pene. Altroché scudi penali e depotenziamento dei reati contro la pubblica amministrazione.”.

Lo dichiara Luca Marco Comellini, Segretario politico del Partito per la tutela dei diritti dei militari commentando le recenti notizie di atti di corruzione al centro delle indagini della Procura di Velletri che vedono coinvolti numerosi appartenenti all’Aeronautica militare.